MeArt

12 aprile 2011

Sapeste com’è brutto quando, alle fiere, vedi i galleristi che fissano con occhi vuoti i loro stand vuoti in mezzo ai corridoi vuoti. Pensando probabilmente alle loro casse vuote, dopo tutto quello che hanno speso per stare là, in quel loculo di masonite. Sussultando ogni volta che quel bambino col Mars mezzo sciolto in mano si avvicina all’arazzo di Kentridge, o quella signora con la maxibag si appropinqua all’installazione di Cragg.

Ma quello che fa davvero tristezza è quando vedi i galleristi e gli assistenti – più i secondi dei primi, a dire il vero – mangiare coram populo, e nelle ore più disparate. Nutrirsi dovrebbe essere un momento affettivo, un atto intimo, da assolvere pudicamente come tutti i bisogni naturali. E invece eccoli lì, assistenti e galleristi, costretti ad addentare il panino autogrill “in vetrina”, mentre lo sguardo a volo radente di un avventore si posa sul disegno alle loro spalle. Senza poter nemmeno dire che “mmmsci trattahhsgromp di una gnamgnam peffomancff”.

Stringe il cuore lo spettacolo degli assistenti di galleria – precari, sottopagati e al nero, per contratto calmierati sulla taglia 38-40 con un vitto di sigarette e prosecco – che piluccano rapidi e timidi cibi ipocalorici (macedonia o sushi) alle cinque del pomeriggio, perché tra l’una e le quattro per motivi inspiegabili c’è stato l’inferno e non hanno potuto muoversi da lì, illudendosi di non esser visti da tutti quelli che si fermano distrattamente davanti alla loro scrivania ingombra di book.

Il tutto, magari, mentre il loro capo se ne sta in vip lounge a centellinare bollicine con un collezionista, ravanando con nonchalance tra i salatini.

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Commenti

  1. Sai chi sono ha detto:

    Bhè…a parte la taglia ed il prosecco mi ci rivedo..anche se preferisco trangugiare panini al prosciutto (altro che sushi e macedonia…), è da parte di chi sta dall’altro lato posso confermare che ci si sente osservati come orsi in gabbia e ti posso anche dire che c’è una malsana perversione di interrompere il fiero pasto non con proposte di business ma con domande stupide del tipo “Sta mangiando?”… 0_0

romulus.valentin@mailxu.com