A cavallo degli anni Novanta, essere una matricola a Napoli significava pure andarsene a spasso tra una lezione e l’altra, regalandosi spensieratamente all’aria e al sole. In primavera, poi, chi ci pensava più ai
“Ho bisogno del mare perché m’insegna”: così scriveva Pablo Neruda. Ma qui non siamo a Isla Negra, bensì a Tellaro di Lerici. A ulteriore levante di un Golfo, quello di La Spezia, che coi
Lui sì che è un homo historicus doc. In linea col tema del “Maggio” di quest’anno, Giambattista Vico invita ad una passeggiata tra i decumani, teatro di quasi tutta la sua vita (come attestano