Il Fato quotidiano

17 maggio 2011

Se c’è uno che non si toglie dalla testa, quello è Bach. State pur certi che, se uscite di casa la mattina con l’ipod nelle orecchie e schiacciate “play” su una sua qualsiasi partitura, dalle Variazioni Goldberg ai Concerti Brandeburghesi (tanto per citare i più “disponibili”), ma anche se vi accadesse di captarlo en passant alla radio, quella musica non si schioderà dal vostro cervello per tutta la giornata. Una persecuzione. (altro…)

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