Paolo Ricci è, come spesso accade, uno di quei “monumenti” di storia patria sconsideratamente minacciati dall’edera dell’oblio. Opportuna allora appare la freschissima pubblicazione del corposo catalogo (Electa) della mostra al Maschio Angioino, presentato al
I responsi dell’oracolo, si sa, erano spesso ambigui. Se ne accorgevano i guerrieri che, per un vaticinio mal interpretato, perdevano la vita in battaglia. Quando cioè era troppo tardi per capire il senso
Arida sì, ma fertile, la schiena dello “sterminator Vesevo”, almeno in quanto ad ispirazione. Partì nel 2005 l’esperienza-esperimento che ha portato un gruppo di scultori a disseminare le proprie opere sul tortuoso cammino che