Social. Antisocial. Ma è ancora possibile essere no social? È uno degli spunti di riflessione sulle nevrosi del mondo contemporaneo che Roberto Amoroso – partenopeo di stanza a Milano – affida alla sua mostra
Fake. Cioè finto, contraffatto, alterato. Il neologismo internettiano (quante “bufale” o personaggi inesistenti circolano in rete?) è recente, ma il problema del falso, del vero e del verosimile è da sempre il nocciolo dell’arte.
Milano, Pac Il tempo delle effusioni cruente è finito. Un percorso “sintetico, non antologico” che potrebbe preannunciare una svolta. Ma per ora l’opera è ancora al nero… “Spegnete i cellulari”: la preghiera accoglie i