Guardate attentamente la foto in alto. Se siete di Napoli, probabilmente avrete già riconosciuto il posto. Se non lo siete, ma leggiucchiate di cose d’arte, vi diamo il classico “aiutino”: siamo in via Settembrini.
Sottili. Come le vibrazioni che legano opera e spettatore, come le insidie del ragno. È la tela sensibile che, tra energia e leggerezza, avviluppa la personale di Daniela Di Maro. Il filo conduttore è
Il tuo lavoro è caratterizzato da una particolare attenzione per le implicazioni sociali e politiche della pratica artistica: è stato così anche per “Capri B&B”? Ovviamente sì. Per me lo studio dell’essere umano passa