Quante idee nell’arte “Made in Naples”

28 settembre 2017

Il primo amore, quello che non si scorda mai, fu un Mario Schifano del 1970: “Paesaggio anemico”. Il secolo breve era agli sgoccioli quando Fabio Agovino iniziava una collezione che, in circa vent’anni, è arrivata a comprendere oltre centocinquanta tra pitture, installazioni, video, sculture e fotografie. Pezzi acquistati dopo attenta riflessione o, al contrario, improvvisi colpi di fulmine, che di tanto in tanto traslocano dalla dimora abituale di Palazzo Sessa per stabilirsi temporaneamente in centri internazionali come il Moma Ps1 di New York o il Parasol Unit di Londra. (altro…)

Eppur si muove

16 ottobre 2009

Genova, Palazzo Ducale

Genova per loro. Dopo Guarene, arriva nel capoluogo ligure la mostra della terza residenza per giovani curatori promossa dalla Fondazione Sandretto. Con la Fondazione Garrone a dar man forte in terra ligustica…

Andante un poco mosso. Non è la grafica “sismica”, ricalco dell’elaborazione musicale di Elisa Strinna, a registrare l’intensità della terza residenza per giovani curatori promossa dalla Fondazione Sandretto, sconfinata in terra ligure per incontrare la Fondazione Garrone col bis “rinforzato” di un saggio finale interessante, ma tutto sommato poco audace. Esposti gli uni accanto agli altri, gli artisti selezionati dal colombiano Inti Guerrero, dall’austriaca Julia Kläring e dalla belga Pieternel Vermoortel risultano sostanzialmente omogenei agli ormai storicizzati nomi della collezione torinese. Non solo per un allestimento “trasversale”, quanto per l’uniformarsi alle modalità creative dell’establishment. Del resto, i prescelti proprio di primo pelo non sono (e ci si chiede, allora, se obiettivo – faticoso ma eccitante -di un curatore ospite non debba essere, pur nei limiti di tempo, anche quello di scommettere su chi non abbia ancora conosciuto l’onore della personale o della candidatura al premio). (altro…)

La videoarte nello spazio

27 settembre 2008

“Camera con vista” nella nuova area per il digitale

Il titolo “Camera con vista” riprende quello del celebre romanzo di Forster, tradotto in celluloide da James Ivory, ma la mostra a Palazzo Roccella ha poco da spartire con la romantica storia dell’inglesina in viaggio a Firenze. La “camera” è infatti la nuova videoroom del Pan, la “vista” è quella dei video selezionati da Eugenio Viola e Adriana Rispoli, coppia curatoriale in costante ascesa, dopo il successo di “Sistema Binario” alle Stazioni Fs e Metropolitana di Mergellina (poi trasportata a Belgrado) e la designazione a successori di Stefania Palumbo e Gigiotto Del Vecchio nella Project Room del Madre. (altro…)

dehghani