Lacrime e sangue

4 marzo 2013

Anonimo tedesco_ Vlad Dracula_ seconda metà del XVI secolo_ Olio su tela_Vienna, Kunsthistorisches Museum

Uno spettro si aggira per Milano. Canini aguzzi, mani adunche, mantello dal bavero rialzato. Oppure no: sguardo magnetico e pelle diafana, come gli eterni ragazzi di Twilight. Poche figure come il vampiro hanno mostrato una versatilità estetica pari al numero delle metamorfosi tradizionalmente attribuitele. E così il predatore delle tenebre dapprima ha abbrancato l’immaginario popolare, poi la letteratura, infine il cinema (compreso quello porno). Ma, in questo plotone di succhiatori maschi e femmine, spicca soprattutto lui: Vlad III Dracula, il voivoda di Valacchia che per rappresaglia mise a ferro e fuoco la Transilvania senza risparmiare proprio nessuno e che, secoli dopo, alla fama di sadico guadagnatasi in vita avrebbe aggiunto quella di condottiero delle legioni dei non-morti, grazie al capolavoro di Bram Stoker. (altro…)

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