Statue. Sculture. Statue. D’altro canto, Aron Demetz non aveva altra strada davanti a sé. Così s’è presentato al Mann restando fedele a se stesso e al proprio mestiere; e, nel museo ipertrofico, ha intercalato
La natura, la memoria, il tempo costituiscono la linea d’orizzonte di Giovanni Gaggia. Il suo è un passare sulla terra leggero, anche quando intinge le dita nel sangue, che siano le grandi tragedie della
Formidabili quegli anni. Anni di lotte politiche e di battaglie civili, ma anche di immaginazione al potere e liberazione sessuale. Uno sballo, insomma. Dopo la personale di Michael Phelan, che “sbandierò” col variopinto tirassegno