Al San Carlo Artecinema

16 ottobre 2014
Cornelia Parker_ Cold Dark Matter An Exploded View_ 1991. Ph. Hugo Glendinning per il film “Cornelia Parker” di Sarah Howitt, BBC, 2013

Cornelia Parker_ Cold Dark Matter An Exploded View_ 1991. Ph. Hugo Glendinning
per il film “Cornelia Parker” di Sarah Howitt, BBC, 2013

Dalla sua prima edizione, nel 1996, Artecinema ha fatto parecchia strada, cercando però di rimanere fedele alla sua pluralità di interessi e ad una formula che cerca di coniugare cultura “alta” con partecipazione “popolare”. Premiato da una lunga lista di patrocini e collaborazioni, il festival ideato da Laura Trisorio si presenta al 19esimo appuntamento con oltre trenta proposte ad ampio spettro, offrendo come di consueto l’opportunità di dialogare direttamente con gli artisti (alcuni dei quali già apprezzati nelle gallerie e nei musei napoletani) ed i registi. Gratis, tranne che per l’inaugurazione: 7 euro il prezzo del biglietto d’ingresso, stasera alle 20,30 al Teatro San Carlo, dove il sipario si aprirà sul corto d’animazione “Dripped” di Léo Verrier, storia di un artista affamato (nel vero senso della parola) d’ispirazione, che ruba e mangia quadri nella speranza di assorbire la lezione dei grandi maestri. Dopo le sculture “ecologiche” del giapponese Susumu Shingu, ricco epilogo con il genio provocatorio di Piero Manzoni, raccontato da Andrea Bettinetti in un docufilm girato a ridosso della recente retrospettiva di Palazzo Reale a Milano.
Da domani, il pubblico tornerà ad affollare liberamente il teatro Augusteo, “tradizionale” scenario della rassegna. Partenza alle 16,30 con il tedesco Georg Baselitz (quello dei quadri capovolti, avete presente?) e, in sequenza, un excursus sulla storia della fotografia attraverso la collezione della Maison Européenne de la Photographie di Parigi; il processo di realizzazione del Freezing Painting di Lawrence Carroll, ardito congelamento di un dipinto sotto 800 litri d’acqua; l’archistar Tadao Ando (che ha firmato, in Italia, la sistemazione di Punta della Dogana a Venezia e il Teatro e la sede Armani a Milano); due ceramisti tra passato e presente: Edmund de Waal e Pablo Picasso.
La maratona prosegue sabato con i raw materials di Leonardo Drew, l’arte sociale di Tania Bruguera e la coppia d’oro dell’arte russa Ilya e Emilia Kabakov; in simultanea con la sua personale al Castello di Rivoli, un “assaggio” su grande schermo di Sophie Calle, mentre si passeggia sulle rive del Tevere con William Kentridge e i visionari di Studio Azzurro. In un cartellone particolarmente attento alla valorizzazione e alla rifunzionalizzazione degli spazi urbani e non, la vivace Bandjoun Station di Barthelemy Toguo, in Camerun, e l’etereo Rolex Center di Losanna, progettato da Kazuyo Sejima (curatrice della Biennale di Architettura 2010) e Ryue Nishizawa dello Studio SANAA, sembrano preparare il terreno al finale del giorno dopo.
Domenica, dopo il pastoso pennello di Lucian Freud, si indaga sul recupero del borgo medievale di Postignano (dove lo scorso anno l’artista partenopea Roxy In The Box si è calata nei panni di Elvis Presley per “Save the icon”) e sull’arredo della linea tramviaria di Tours ridisegnato da Daniel Buren. Tra gli altri, in ordine sparso, documentari su Sigalit Landau, Michal Rovner, Thomas Hirschhorn, Wolfgang Laib, Joan Jonas; le “sculture di un minuto” di Erwin Wurm; Joana Vasconcelos, capace di realizzare un lampadario di tampax o un paio di gigantesche scarpe col tacco assemblando un mucchio di pentole; le volatili installazioni di Cornelia Parker e, “dulcis” in fundo, le tassidermie di Polly Morgan, che chiuderanno la kermesse. Le proiezioni sono in lingua originale: pertanto, si consiglia di non dimenticare la carta d’identità per poter usufruire della traduzione simultanea in cuffia. Il programma completo su www.artecinema.com.

Articolo pubblicato sul Roma, 16 ottobre 2014

githens@mailxu.com